giovedì 30 settembre 2010

Pulizia



Ecco che la Santa Sede inizia a epurare i suoi rami marci, i rami che sono sempre lì per spezzarsi e separarsi da Essa. Questi rami traditori verrano raccolti e bruciati nel fuoco della purificazione!  Troppa tolleranza la Chiesa ha avuto nei confronti di certi movimenti che pretendono troppa indipendenza dalla Sede centrale. Movimenti che rifiutano di mostrare i loro statuti agli Arcivescovi inviati appositamente dal Santo Padre! Preghiamo, fratelli, perchè l’opera del Santo Padre Benedetto XVI, e della Chiesa Santa con lui, continui con forza e decisione, senza scendere a compromessi, arrivando, se necessario, alla chiusura dell’ordine.
Qui di seguito l’articolo a proposito della pulizia nei Legionari di Cristo.

" ROMA — "Commissariare i Legionari di Cristo". Dopo la morte del loro fondatore, padre Maciel, che si è reso colpevole di decine e decine di abusi sessuali su minori e di una vera e propria doppia vita fatta di donne e figli, e che in giro per il mondo si spacciava per un ingegnere o addirittura per un agente della Cia, l’opera di pulizia perseguita con determinazione da Ratzinger, quando era ancora cardinale, continuerà nei confronti del vertice della potente organizzazione cattolica. Diffusa in Messico, Sud America, Stati Uniti, Spagna e anche in Italia, può contare su ben 800 preti e le più diverse istituzioni sparse in tutto il mondo, oltre ad un organizzazione laicale, "Regnum Cristi".
Un’opera di pulizia che in un momento come questo — caratterizzato dall’esplosione dello scandalo della pedofilia nel clero in tutto il mondo — assume un carattere paradigmatico per tutta la Chiesa. I dirigenti attuali della Legione sono stati per decenni a fianco del fondatore, creando, secondo alcuni, intorno a lui una cintura di sicurezza che ha impedito fino alla fine degli anni Novanta di iniziare a fare luce sui suoi intollerabili abusi. "Commissariare i Legionari" è la proposta che emerge al termine della "visita apostolica" (in pratica un’indagine sul campo voluta da Benedetto XVI) dei cinque vescovi "visitatori": Ricardo Watti Urquidi, vescovo di Tepic in Messico (paese d’origine di Maciel), Charles J. Chaput, arcivescovo di Denver (Usa), l’italiano Giuseppe Versaldi, vescovo di Alessandria, Ricardo Ezzati Andrello, arcivescovo di Concepción in Cile; e Ricardo Blázquez Pérez, arcivescovo di Valladolid in Spagna. E’ bene precisare che ancora non è stata presa alcuna decisione: i "rapporti" dei cinque presuli sono nella disponibilità del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone e dovranno essere illustrati dai "vescovi visitatori" (tra i quali Versaldi è uomo di stretta fiducia del cardinale segretario di Stato che lo volle suo vicario alla diocesi di Vercelli) probabilmente entro fine mese — ma forse anche prima, subito dopo il viaggio del Papa a Malta.
Tre i cardinali investiti del caso: oltre Bertone, William J. Levada, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e Franc Rodé, prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata. Nonostante il mea culpa affidato ad un comunicato emesso il 26 marzo, a visita apostolica conclusa, in nome dei Legionari, ma non firmato dalla dirigenza, in cui si rinnega padre Maciel come proprio modello, pronti a risarcirne le vittime, è cominciata comunque la ricerca di un "commissario" esterno alla Legione che possa dedicare alcuni anni ad un’opera di profondo rinnovamento che al tempo stesso salvi dallo "sbandamento" preti, seminaristi e laici che nella spiritualità dei Legionari hanno trovato una via per vivere la propria fede. E che, a parte gli abusi del fondatore, di cui sicuramente nulla sapevano, hanno vissuto "imbevuti" in un vero e proprio culto della sua personalità, irregimentati in una precettistica pervasiva, governati da statuti in parte segreti (che gli stessi "vescovi visitatori" hanno avuto difficoltà a farsi consegnare). Non è però esclusa del tutto la possibilità di un commissario interno, magari scelto nella dirigenza non compromessa con Maciel, visto che la linea di difesa del suo successore don Álvaro Corcuera e del vicario generale Luis Garza Medina – che furono per decenni strettissimi collaboratori di Maciel — è stata fino ad oggi che essi sarebbero stati sempre all’oscuro della doppia vita del fondatore che ha abusato di decine e decine di seminaristi e, forse, anche di un suo figlio. Il "commissario", sarà dotato di pieni poteri. Per questo si parla di un cardinale senza incarichi operativi, ma comunque ancora "cardinale elettore". Cominciano a circolare anche alcuni nomi che potrebbero rispondere all’identikit tra i membri del Sacro Collegio. L’ultima parola la dirà comunque Benedetto XVI cui, proprio con riferimento al caso di padre Maciel, ieri un editoriale del New York Times ha dato atto di aver fatto molto contro la pedofilia. Intanto a Orange, nel Connecticut, è stato chiuso e messo in vendita, anche per far fronte ai risarcimenti, il quartier generale dei Legionari negli Stati Uniti.
M. Antonietta Calabrò "


(19 Aprile 2010)

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