giovedì 20 gennaio 2011

Il Dio Prossimo

Ascoltando alcuni preti nel corso di questi anni che mi hanno visto occuparmi del lato spirituale dello scoutismo (direi anche intellettuale, dato che non c'era nessun altro che potesse fare, causa, a proposito, di molte liti e della mia dipartita), nonché leggendo una lettera di un prossimo prete, ho constatato e continuo a constatare che l'Altro e il corpo hanno preso il posto di Dio e dell'anima. L'equazione Altri=Dio, purché sia nell'amore e blabla, non è affatto vera. L'Altro è occasione tanto di beatificazione che di dannazione. In fondo, miei carissimi fratelli, il compiere un gran numero di opere buone, essere sempre disponibili ad aiutare il prossimo, l'essere in constante attività per il prossimo, il dare tutto se stessi per il prossimo non è forse mettere il prossimo al posto di Dio? E' la stessa cosa che fa l'egoista, che mette l'io al posto di Dio. Attraverso il prossimo si trova Dio, ma purché l'obbiettivo sia Dio e non meramente il prossimo. molti ecclesiastici danno invece purtroppo questa idea.