Ogni tanto si vuole informare, ogni tanto far riflettere, altre volte solo scrivere. Il veleno di un cobra può servire per creare medicine e salvare vite; normalmente, però, contamina e uccide.
giovedì 20 gennaio 2011
Il Dio Prossimo
Ascoltando alcuni preti nel corso di questi anni che mi hanno visto occuparmi del lato spirituale dello scoutismo (direi anche intellettuale, dato che non c'era nessun altro che potesse fare, causa, a proposito, di molte liti e della mia dipartita), nonché leggendo una lettera di un prossimo prete, ho constatato e continuo a constatare che l'Altro e il corpo hanno preso il posto di Dio e dell'anima. L'equazione Altri=Dio, purché sia nell'amore e blabla, non è affatto vera. L'Altro è occasione tanto di beatificazione che di dannazione. In fondo, miei carissimi fratelli, il compiere un gran numero di opere buone, essere sempre disponibili ad aiutare il prossimo, l'essere in constante attività per il prossimo, il dare tutto se stessi per il prossimo non è forse mettere il prossimo al posto di Dio? E' la stessa cosa che fa l'egoista, che mette l'io al posto di Dio. Attraverso il prossimo si trova Dio, ma purché l'obbiettivo sia Dio e non meramente il prossimo. molti ecclesiastici danno invece purtroppo questa idea.
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Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. (Mt 25, 31-40)
RispondiEliminaEppure pure ignorando di servire Dio attraverso il prossimo ci si salva...
E' comunque Dio, o la Divinità, il fine, qui, sia che Lo si conosca o meno. Il servire l'altro per l'altro (cosa che in questo brano a mio parere non compare affatto) è negativo. Da un assunto simile, non sarebbe difficile arrivare ad ammettere l'eutanasia, per esempio, in quanto uccidere l'altro sarebbe un servizio che gli rendiamo. Naturalmente, dipende se seguiamo le indicazioni cattoliche, che condannano l'eutanasia, o non le seguiamo, per giudicare se sia bene o male "staccare la spina", che è solo un caso particolare della questione se sia bene o male servire il prossimo per il prossimo, e non per Dio. Poiché, se da un tale assunto vi possono certamente essere iniziative positive (anche la carità di un ateo conta ed è buona), non tutte le sue conseguenze lo sono.
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