Ora, che si possa comprendere tutto quanto avvenuto dal Big Bang fino ad oggi grazie meramente alle spiegazioni scientifiche, è insensato. Che grazie alle spiegazioni scientifiche si possa capire parte dei processi materiali che hanno portato ad oggi è tesi già più sensata ma non meno errata.
Sia chiaro, fratelli, io nego ogni validità e ogni verità alla scienza. Ma poniamo che ne abbia almeno in parte.
Dunque, la scienza stessa ammette, o perlomeno, parte degli scienziati (è curioso notare che perfino gli scienziati hanno idee diverse su uno stesso argomento, in modo non dissimile dai filosofi, sebbene la scienza dovrebbe possede una stessa verità e, secondo alcuni, la Verità); secondo alcuni, dicevo, le probabilità che si formino tutte le innumerevoli condizioni atte alla vita nei modi e nei tempi appropriati e che poi questa vita arrivi a formare un essere dalla complessità dell’uomo, il tutto seguendo il mero capriccio del caso, sono praticamente inesistenti. Se si ammette però un Essere superiore che ha guidato il caso, allora il quadro acquista un senso maggiore, a mio giudizio. Si badi bene: non predestinare, ma porre il fine. Se l’Essere decreta che si debba giungere all’uomo, all’uomo si giungerà, ma le vie per arrivarci sono lasciete al caso e anche i tempi e i luoghi. Che poi l’Essere, in quanto necessariamente onniscente, sappia già per filo e per segno che cosa accadrà, non è rilevante per il nostro discorso, poiché l’Essere è fuori dal tempo, dove non c’è passato, presente e futuro, mentre il nostro universo è, in un modo o nell’altro, nel tempo, dove con tempo si intende ciò che ha un inizio e una fine. Ha innanzi a Lui l’inizio e la fine contemporaneamente e per Lui non è il prima o il dopo, la causa e l’effetto, che è per il mondo materiale, e allo stesso tempo però comprende tutto ciò e può mettersi in una tale ottica.
E’ posto l’obbiettivo, l’uomo, ma non i modi per raggiungerlo, lasciati al caso.
La scienza è risalita fino al Big Bang. E prima? Forse che l’energia che era presente prima dell”"esplosione" era da sempre? Magari prima c’era un altro universo, che, giunto alla massima espansione, è collassato su se stesso (come una teoria sostiene che accadrà al nostro) tornando a formare l’insieme di energia originario. Sarebbe un processo ciclico. Ma ciò non risolve il dilemma: quella energia da dove proviene? Si potrebbe identificare Dio in quell’energia originaria, che poi ha creato tutto il resto. Ma non sarebbe poi molto diverso dal considerare Ra il Dio.
Se la scienza può da sola, senza riccorrere a un Dio, spiegare tutto quel che è accaduto dal Big Bang ad ora (cosa che reputo impossibile e insensata da sostenere), rimane il fatto, fratelli, che non spiega l’energia originaria da dove venisse. E’ necessario ammettere il Dio creatore di quell’energia, usando un linguaggio semplice, come ho fatto finora.
Questo è il Creazionismo Scientifico. Nell’ipotesi che la scienza abbia un senso e una verità.
(5 Settembre 2010)
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