giovedì 30 settembre 2010

Lettera al Giornale

Ho scritto una lettera al giornale locale della mia città, il "Treviso" (ha una sezione apposita per le lettere e gli sms dei lettori). Poichè il contenuto attiene al discorso sulla politica che ho fatto nei due interventi precedenti, la riporto anche qui, prima la versione ridotta che il giornale ha pubblicato e poi quella originale.
 
Versione Ridotta:
 
ELIMINIAMO ANCHE IL NATALE

Finalmente giustizia! Finalmente la corte Europea obbliga a scacciare i Crocefissi dalle aule d’Italia! Finalmente sarà garantito l’ateismo dello Stato! Certo è solo un primo passo di un cammino molto più ampio che è necessario percorrere per intero contro l’oppressione della religione cristiana. E’ necessario far scomparire ogni simbolo che possa in un qualunque modo violare il diritto dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e violare la libertà di religione degli alunni. Tolti i Crocifissi è necessario  ora togliere tutti i simboli della cristianità. Bisogna abbattere le chiese presenti in Europa. Naturalmente vanno  distrutte tutte le opere d’arte correlate al cristianesimo e non si può prescindere dalle feste legate alla tradizione cristiana, Natale e Pasqua.  Aumenteremo i giorni lavorativi e la produttività.  Nessuno potrà più portare piccole croci appese al collo. e i preti? vanno segregati nelle catacombe, solo così potremo morire in santa pace.

Versione Originale:

Liberazione dai Crocefissi!
Finalmente giustizia! Finalmente l’Europa obbliga a scacciare i Crocefissi dalle aule d’Italia! Finalmente sarà garantito l’ateismo dello Stato! Certo, è solo il primo passo di un cammino molto più ampio che è necessario percorrere per intero contro l’opprimente religione Cristiana. E’ necessario far scomparire ogni simbolo che possa in un qualunque modo "violare il diritto dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e violare la "libertà di religione degli alunni". Tolti i Crocefissi dalle aule scolastiche, è ora indispensabile togliere ogni altro riferimento alla croce. Per cui bisognerà quanto prima abbattere tutte le chiese presenti in giro per l’Europa, cattoliche, protestanti o anglicane, non c’è differenza, radendole al suolo, in modo che non possano più negativamente influenzare i ragazzi d’oggi. E, personalmente, consiglierei di iniziare dalla basilica di San Pietro a Roma. Il passo successivo è distruggere tutta l’arte in cui compaia anche solo l’accenno di una croce. Naturalmente, le opere d’arte vanno distrutte sia fisicamente, sia estirpate dai libri e da Internet. Allo stesso tempo, non si può prescindere dalla rimozione di tutte quelle feste che richiamano troppo da vicino la religione e la Croce, prime fra tutte Natele e Pasqua. Il 25 Dicembre non deve più significare nulla per noi, ma essere un giorno lavorativo come tutti gli altri. E così l’Epifania, la Pasqua e tutto il resto. In questo modo, aumentando i giorni lavorativi, si aumenterà anche la produzione e il benessere di tutti migliorerà. Fatti questi primi passi fondamentali, non dovremo però abbassare la guardia, poiché la religione continuerà a comparire in modi subdoli ed infidi, impedendoci di avere libertà. Quante persone vanno in giro con una piccolo croce appesa al collo? Nessuno deve più osare portare quel simbolo infame di schiavitù! E i preti. Preti, monaci, frati, suore vanno tolti dalla circolazione, affinché anche il solo vederli non possa influenzare negativamente i ragazzi. Vanno segregati nelle catacombe, come all’epoca delle persecuzioni romane, cosicché non più infettino la nostra avanzata società. Certo, qualche pericolo rimarrà comunque. Se per puro caso due travi di legno cadono o vengono disposte a formare una croce, bisogna essere lesti a porle in altro modo più consono alla libertà. Assassinate in questo modo le tradizione d’Europa, potremo finalmente morire in santa pace.


(9 Novembre 2009)

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