Fa piacere vedere che in certi momenti ci ricordiamo di essere tutti italiani (non si sa fino a che punto sinceramente). E questi momenti sono quando in qualche modo viene lesa la nostra nazione (o Stato) in qualche maniera. Così è stato quando l’Europa ha condannato i Crocefissi in aula dell’Italia. All’improvviso, l’intera classe politica italiana ha scoperto di essere Cattolica, o perlomeno di tenerci a quella religione altrimenti tanto criticata. Oltre al ricorso presentato dal Governo, da quasi tutti i politici sono partite proteste, accuse e sentenzie. Schifani, il presidente del Senato, ritiene che sarebbe un errore ridurre l’Europa a "uno spazio vuoto di simboli, pensieri, tradizioni e cultura". Fini si augura che "la sentenza non venga salutata come giusta affermazione della laicità delle istituzioni, che è valore ben diverso dalla negazione del ruolo del cristianesimo nella società". La Gelmini, allo stesso modo (fra parentesi, ho scoperto con piacere che anche lei è dotata di un minimo di intelligenza e buon senso, a meno che non sia stato Tremonti a suggerirle la frase), ha asserito che "la presenza del crocefisso in classe non significa adesione al Cattolicesimo, ma è un simbolo della nostra tradizione". Maroni, più lapidario, definisce la sentenza "un atto di stupidità". Bossi la ritiene invece "una stronzata". Tuttavia, uno dei subalterni del Capo della Lega, molto conosciuto anche a livello Europeo, noto, nella sua città, per essere stato più volte in lotta con il vescovo, un certo Gentilini, vicesindaco di Treviso, dichiara: "E’ una pazzia assoluta. Questi qui vogliono cancellare la nostra civiltà. Ma li cancelleremo noi. Questa è solo davvero una bassa corte, se è capace di perpetrare un delitto del genere. Dovrebbero essere loro a essere messi sotto processo". Muraro, con affermazioni meno guerreggianti: "Non è questa l’Europa che vogliamo. Questa non è l’Europa che tutela i popoli e le identità. Trovo allucinante una sentenza di questo genere, per di più dettata da una corte europea dei diritti dell’uomo. Che i diritti dovrebbe garantirli, non cancellarli. Dove sono finite le radici Cristiane? I valori della religione Cattolica sono valori universali. Non vedo come possano influenzare negativamente la vita di un giovane. Anzi". Franco Manzato invita "tutti gli insegnanti, i magistrati, tutti i veneti ad esporre Crocefissi in aule e uffici". In modo analogo alla controparte di destra, anche Diego Bottacin ritiene che "Il Crocefisso fa parte della nostra storia".
Fra tante voci, non è quella della Santa Chiesa la più violenta, come sempre, del resto.
Naturalmente, l’unanimità non c’è. Ferrero dice: "La sentenza ci segnala giustamnete come uno stato laico debba rispettare le diverse religioni ma non identificarsi con nessuna". Io sono laico, quindi non devo identificarmi con nessuna religione? E poi, ci sono ancora in vigore certi regi patti…
Il presidente dell’unione musulmani d’Italia sostiene che quella della UE sia una sentenza inevitabile. Allora perchè non andiamo ad applicare lo stesso principio nei Paesi musulmani? Senza conatre che se non volevano segni di altre religioni negli edifici di un Paese che da 2000 anni ha una certa religione, gli islamici potevano anche rimanersene a casa loro, a morire di fame e a farsi esplodere.
In definitiva, una volta tanto la classe politica italiana sembra sufficientemente unita, anche se, sinceramente, dubito che lo rimmarrà a lungo su questo tema e presto tornerà a dividersi. D’altronde, che armi ha l’Italia per far valere le sue ragioni e, con esse, le ragioni dell’intera Europa?
(6 Novembre 2009)
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