mercoledì 27 aprile 2011

Vampiri e Chiesa Cattolica

Navigando su internet mi sono imbattuto per caso in un sito che si poneva la domanda: Esistono i vampiri? (http://www.lollymagic.it/defaultxhtml/qs_Storie-e-racconti/id_1/Dietro+al+mito+dei+vampiri.html).
Rispetto al sito che parlava dei Lupi Mannari, questo è decisamente meglio, avendo un taglio più scientifico; tuttavia, anch’esso si lascia traviare dal senso comune e accusa la Chiesa Cattolica di cose che non ha fatto. 
Innanzi tutto, andrebbe ben spiegato che cosa si dovrebbe intendere col termine “vampiro”. Il vampiro è un qualsiasi essere che si nutra del sangue altrui. Per questo, si possono classificare come vampiri un’enorme quantità di creature delle varie mitologie e leggende del mondo, e solo una parte sono, come crediamo ormai noi oggigiorno, dei “non morti”. “Vampiro” è un nome “tecnico” per intendere un vastissimo insieme di esseri. Questo volendo rimanere sul piano mitologico, poiché, come si sa, i pipistrelli vampiro esistono (Desmodus rotundus, Diphylla ecaudata e Diaemus youngi) e sono pipistrelli che praticano una piccola ferita alla vittima e ne leccano il sangue che ne esce.
Restringiamo pure l'ambito di indagine ai "vampiri" europei (e anche qui vi sono diversissimi tipi di vampiro). Quanto dice l'articolo in questione circa le varie malattie può essere una valida spiegazione, e non contesto minimamente quella parte. Mi oppongo a quando parla della Chiesa Cattolica. Innanzi tutto, la perfetta incarnazione del Demonio, nel Medioevo, era il gatto nero (e non era una incarnazione). Il gatto nero è il simbolo principale del Diavolo, insieme al serpente e al dragone. Il caprone anche diviene un po' alla volta molto comune. Che il Diavolo potesse assumere forma umana era creduto, e pure che un diavolo potesse continuare ad animare un corpo dopo che l'anima l'aveva lasciato. Ciò, tuttavia, non porta ai vampiri, e nemmeno alla caccia di presunti "diavoli in terra". E' lo stesso discorso dei lupi mannari. La Chiesa Cattolica e il Sant'Uffizio e l'Inquisizione Spagnola, come per le streghe e per i lupi mannari, erano altamente dubbiose anche circa i vampiri. Non si deve fare l'errore di credere che all'epoca fossero più ignoranti o più stupidi di adesso. Potrebbe essere il contrario, invece.
Se per i lupi mannari conoscevo anche io vari esempi di processi contro di loro, e il sito in questione in quel mio precedente post ne forniva appunto alcuni, per i vampiri non mi sovviene alcun caso, né l'articolo qui in oggetto ne fa.


"Infine, per concludere la mia ricerca dico solamente che nessuna forza paranormale colpiva queste persone, nessun demonio e certamente nessuna spiegazione satanica v'era alla base di tutto. Quest persone erano costrette a vivere in uno stato di isolamento, braccate dalla Chiesa e dall'ignoranza dell’epoca." (dal su citato articolo)

Stranamente, nella stragrande maggioranza dei casi la Chiesa Cattolica sarebbe d'accordo, tanto una volta quanto oggi, nel ritenere che quelle persone non erano possedute né influenzate in alcun modo dal Demonio. Molte di coloro che affermarono in ambiente italiano o spagnolo di esser streghe, furono semplicemente giudicate pazze (o furono buttate in cella in attesa che l'ubriacatura passasse...). Nei casi in cui il popolo si faceva giustizia da sé, c'erano anche gli Inquisitori che obbligavano i responsabili a risarcire la famiglia della presunta strega/lupo mannaro/vampiro. Gli Inquisitori italiani e spagnoli avevano ben altro da fare che perdere il loro tempo dietro a streghe, lupi mannari e vampiri. Il Sant'Uffizio e l'Inquisizione Spagnola erano nate per combattere l'eresia (e, la seconda, anche gli ebrei e gli islamici), non per inseguire le superstizioni già messe al bando da secoli dalla Chiesa Cattolica.
E' stancante vedere articoli che potrebbero anche essere interessanti e istruttivi scadere enormemente perché contengono pregiudizi circa la Chiesa Cattolica. Il Senso Comune impera.


Desidero specificare, inoltre, che l'avversione del vampiro alla croce non deriva dal fatto che presunti vampiri sarebbero stati uccisi dall'Inquisizione Cattolica, ma semplicemente perché, nella cultura del cristianesimo (che, nonostante lo si neghi, è la cultura d'Europa), la Croce, su cui è stato crocefisso Cristo, ha vinto il male (nel caso di Stoker, simboleggiato dal vampiro).

In appendice, aggiungo una breve spiegazione circa il vampiro di Stoker e come la cultura successiva l'ha rivisitato.
-Dracula non è un giovane affascinante e dannato; non possiede nessuna bellezza sovrumana.
-Non diviene cenere alla luce del sole. Durante il dì, è impossibilitato ad utilizzare le sue capacità sovrannaturali (solo a mezzogiorno può cambiare forma, se lo desidera) e se all'alba dorme, non può più svegliarsi fino a sera. Difatti, Dracula viene ucciso nell'istante in cui il sole tramontava, e si trovava in un luogo aperto, esposto al sole.
-Non è necessario un paletto di legno/argento per ucciderlo; infatti muore a causa di un pugnale (non rammento se gli tagliano la gola o lo traffiggono al cuore). Il paletto di legno era uno strumento usato in più luoghi, soprattutto nel mondo slavo, per impedire ai morti di lasciare la tomba (conficcandolo, appunto, nel cuore del cadavere una volta seppellito).
-Non si muove a velocità immensa, sì che pare si teletrasporti, come si vede nei film d'oggigiorno. Questa idea è nata, a mio parere, dal fatto che Dracula possa tramutarsi in nebbia (infatti il vampiro è strettamente legato alla figura del fantasma), muovendosi in questo modo molto velocemnete e riuscendo, ovviamente, a passare attraverso piccole aperture.
-L'animale-simbolo di Dracula è il lupo, non il pipistrello.
-Dracula possiede un certo potere ipnotico, ma la libertà della eprsona, infine, prevale sempre (come mostra il caso di Renfield, che si ribella a Dracula per salvare Mina).
-Comanda su lupi, ratti e animali affini.
-Deve riposare sul terreno della sua terra natia (infatti Dracula si porta in Inghilterra un bel po' di casse colme della terra del suo castello transilvano, e i protagonisti positivi del libro passano una buona parte della storia a cercare i nascondigli delle casse e a distruggerle).
-La croce, ma anche l'ostia consacrata e altri simili oggetti, lo respingono. Una croce sul petto di Lucy le avrebbe impedito di rialzarsi come vampira.

Ve ne sono altre che al momento non mi sovvengono, ma che aggiungerò.
Sono il cinema e i libri successivi ad aver creato l'idea di vampiro che abbiamo noi, la quale non esisteva in Stoker né nei racconti sui vampiri precedenti a "Dracula", né nella cultura ancora precedente. Ora il vampiro è di solito estremamente bello, giovanile (anche se vivo da diverso tempo), tormentato e pieno di rimorsi e pentimenti. Ve ne sono un mucchio, che vivono nascosti in mezzo a noi, si muovono alla velocità della luce, ipnotizzano la gente, si tramutano in vari animali, sono estremamente forti, muoiono solo a causa di sole (a meno che non abbiano strani anelli magici!), paletti di legno/argento o per decapitazione. Uccidono una persona a notte (nel libro, Dracula ci impiega almeno un mese a uccidere Lucy) e sono molto più “concreti” rispetto al Dracula di Stoker (che, come detto, ha più cose in comune coi fantasmi, e con gli Incubi) e sono spesso in guerra coi lupi mannari (da dove sia nata questa idea non riesco a immaginare). Il vampiro è diventato il moderno antieroe, ma è ormai totalmente diverso dai modelli originali.

Nessun commento:

Posta un commento